Riconoscimento e attuazione di sentenze e provvedimenti stranieri
Palazzo di Giustizia
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- Rossella Strani (Referente)
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Orario di apertura al pubblico: |
dal lunedì al venerdì ore 9,00 - 12,00 |
Informazioni Generali
Riconoscimento di sentenze(art.64) e di provvedimenti stranieri (art.65)
In base alla L. 31.05.1995 n.218 (Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato), la sentenza straniera è riconosciuta in Italia senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento quando:
- il giudice che l'ha pronunciata poteva conoscere della causa secondo i principi sulla competenza giurisdizionale propri dell'ordinamento italiano;
- l'atto introduttivo del giudizio è stato portato a conoscenza del convenuto in conformità a quanto previsto dalla legge del luogo dove si è svolto il processo e non sono stati violati i diritti essenziali della difesa;
- le parti si sono costituite in giudizio secondo la legge del luogo dove si è svolto il processo o la contumacia è stata dichiarata in conformità a tale legge;
- essa è passata in giudicato secondo la legge del luogo in cui è stata pronunziata;
- essa non è contraria ad altra sentenza pronunziata da un giudice italiano passata in giudicato;
- non pende un processo davanti a un giudice italiano per il medesimo oggetto e fra le stesse parti, che abbia avuto inizio prima del processo straniero;
- le sue disposizioni non producono effetti contrari all'ordine pubblico.
Hanno effetto in Italia anche i provvedimenti stranieri relativi alla capacità delle persone, nonché all'esistenza di rapporti di famiglia o di diritti della personalità, quando essi sono stati pronunciati dalle autorità dello Stato la cui legge è richiamata dalle norme della presente legge o producono effetti nell'ordinamento di quello Stato, anche se pronunciati da autorità di altro Stato, purché non siano contrari all'ordine pubblico e siano stati rispettati i diritti essenziali della difesa.
Riconoscimento di provvedimenti stranieri di volontaria giurisdizione (art.66)
I provvedimenti stranieri di volontaria giurisdizione sono riconosciuti senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento, sempre che siano rispettate le condizioni di cui all'art. 65, in quanto applicabili, quando sono pronunziati dalle autorità dello Stato la cui legge è richiamata dalle disposizioni della presente legge, o producono effetti nell'ordinamento di quello Stato ancorché emanati da autorità di altro Stato, ovvero sono pronunciati da un'autorità che sia competente in base a criteri corrispondenti a quelli propri dell'ordinamento italiano.
Attuazione di sentenze e provvedimenti stranieri di volontaria giurisdizione e contestazione del riconoscimento (art.67)
In caso di mancata ottemperanza o di contestazione del riconoscimento della sentenza straniera o del provvedimento straniero di volontaria giurisdizione, ovvero quando sia necessario procedere ad esecuzione forzata, chiunque vi abbia interesse può chiedere alla Corte d'Appello del luogo di attuazione l'accertamento dei requisiti del riconoscimento.
La sentenza straniera o il provvedimento straniero di volontaria giurisdizione, unitamente al provvedimento che accoglie la domanda di cui al comma 1, costituiscono titolo per l'attuazione e l'esecuzione forzata.
Se la contestazione ha luogo nel corso di un processo, il giudice adito pronuncia con efficacia limitata al giudizio.
Detto questo è quindi sempre necessaria l’attribuzione di efficacia a una sentenza civile straniera nel nostro ordinamento giuridico (delibazione) nei seguenti casi:
- sentenze rotali (ad esempio di annullamento del matrimonio);
- apposizione di formula esecutiva su sentenza straniera o provvedimenti in materia commerciale, in virtù di convenzioni (Bruxelles, Aia).
E’ necessario, inoltre, iniziare la procedura presso la Corte d’Appello per attivare il controllo giudiziale sui requisiti del riconoscimento, nei seguenti casi:
- nel caso di convenzioni;
- nel caso di mancata ottemperanza;
- nel caso di contestazione del riconoscimento della sentenza o del provvedimento di volontaria giurisdizione straniero;
A chi rivolgersi – documentazione
Chi interessato può proporre ricorso presso la Cancelleria della Corte d’Appello Volontaria Giurisdizione. La procedura è esente da contributo unificato